Il fascino delle notizie

In Media News by Paolo Lutteri

Pub: Media Duemila - Le Postille

Aut: Paolo Lutteri

Siamo circondati dalle notizie. Spesso cattive notizie, scandali e immagini di crimini e disastri. La curiosità prevale sull’indignazione e il disgusto. Per molti l’attenzione è rivolta al racconto delle catastrofi, del malaffare e dei crimini. I mass media, incolpevolmente, ci marciano sopra. Così i resoconti del male sono uno stress che si aggiunge di soppiatto alle nostre vite, già complicate da un sistema instabile.
Ma perché? Una spiegazione psicologica è quella che le notizie negative sono segnali inconsci di pericolo e ci interessano sempre, anche se non ci toccano direttamente. L’emozione e la paura viaggiano di pari passo col sensazionalismo e con la voglia di parlare per esternare la propria coscienza e sfogarsi. Così è per la cronaca nera e la critica politica, che eccitano l’attenzione dei più o meno colti e aprono disamine individuali su tutto.
I media ne traggono beneficio per fare traffico, lettori e ascolti. Inzuppano biscotti di vario sapore nei telegiornali, nei talk show, nelle interviste, nei drammi umani, cercando perfino patologie pruriginose, pur di raccogliere opinioni piccanti.
Quel che il pubblico percepisce addirittura può essere una distorsione della realtà e può far considerare i fatti ancor più violenti e gravi di quel che accade. Naturalmente vale anche il contrario. Basta occultare o non citare certi particolari per attenuare una crisi sociale o una responsabilità politica. Governi e ‘agenzie’ di Stato gestiscono tragedie e successi sottolineando o trascurando le parti del tutto.
Ma i cittadini parlano comunque e le riflessioni superficiali o qualunquiste fanno crescere il cinismo, la sfiducia nelle istituzioni, con poco rispetto per le persone che vivono drammi seri. ‘Tutto open-line’ rende più difficile mantenere binari legali, valori stabili e democrazia dignitosa. La vita è commedia, trascinata dalla scarsa educazione etica e da poche imprese virtuose rilevanti. Si celebrano le feste, i premi, i successi artistici e sportivi. Notizie esaltanti ma troppo spesso accompagnate da lazzi e impudenti commenti. Che ne è dell’educazione mediatica? Quando crescerà il fascino di vere buone notizie?

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