
Cambiamenti climatici – Trump e Cop30
Aut: Copilot-Microsoft
La Conferenza delle Parti (COP30) è il più grande evento globale per le discussioni e i negoziati sui cambiamenti climatici. Si terrà a Belém, in Brasile, dal 10 al 21 novembre 2025. La Fondazione Salvetti ha chiesto a Copilot, motore di intelligenza artificiale di Microsoft, il riassunto e il fact-checking del discorso di Trump all’ONU lo scorso 23 settembre 2025 sui cambiamenti climatici. Lo riportiamo tale e quale.
Ecco un riassunto dettagliato e il fact-checking del discorso di Donald Trump all’Assemblea Generale dell’ONU del 23 settembre 2025, con particolare attenzione al tema dei cambiamenti climatici.
Riassunto del discorso
Durante il suo intervento di circa un’ora, Trump ha:
- Definito il cambiamento climatico come “la più grande truffa mai perpetrata al mondo”.
- Attaccato le politiche green, sostenendo che hanno causato la chiusura di fabbriche e la perdita di posti di lavoro nei Paesi occidentali.
- Denigrato le fonti di energia rinnovabile, definendole “una beffa”, troppo costose e inaffidabili.
- Accusato l’Europa di essere in crisi a causa della transizione ecologica e ha citato la Germania come esempio di fallimento.
- Rivendicato l’uscita degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi, definendolo “fake”.
- Sostenuto che le politiche ambientali favoriscono i Paesi inquinanti come la Cina, penalizzando quelli sviluppati.
Fact-checking delle affermazioni
- “Il cambiamento climatico è una truffa”
Falso. Il consenso scientifico è chiaro: il cambiamento climatico è reale e causato principalmente dalle attività umane. L’IPCC ha confermato che le emissioni di gas serra sono la causa principale del riscaldamento globale.
- “Le rinnovabili sono inaffidabili e costose”
Falso. Secondo l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA), nel 2024 il 91% della nuova capacità rinnovabile ha prodotto elettricità a costi inferiori rispetto alle fonti fossili più economiche. Inoltre, le rinnovabili e il nucleare hanno coperto l’80% dell’aumento della domanda elettrica globale.
- “L’Europa è in crisi per colpa delle rinnovabili”
Fuorviante. La crisi energetica europea è stata causata principalmente dalla guerra in Ucraina e dalla dipendenza dal gas russo. L’UE ha accelerato la transizione verso le rinnovabili proprio per ridurre questa dipendenza.
- “Il carbone americano è un combustibile pulito”
Falso. Il carbone è tra le fonti energetiche più inquinanti. Le sue emissioni di CO₂ e altri inquinanti atmosferici contribuiscono significativamente al riscaldamento globale e ai problemi di salute pubblica.
Impatto del discorso
Il discorso ha suscitato forti reazioni internazionali. Alcuni leader, come Giorgia Meloni, hanno espresso parziale accordo con la critica all’approccio ideologico del Green Deal europeo. Tuttavia, molti esperti temono che queste posizioni possano indebolire ulteriormente l’ambizione climatica globale.
Quali sono le previsioni dei risultati della prossima Cop30 in Brasile?
La COP30, che si terrà a Belém, in Brasile, dal 10 al 21 novembre 2025, è considerata una tappa cruciale per l’azione climatica globale. Ecco le principali previsioni e aspettative:
Obiettivi chiave previsti
- Attuazione concreta dell’Accordo di Parigi: Si punta a trasformare gli impegni presi in azioni misurabili, con particolare attenzione al limite di +1,5°C per il riscaldamento globale.
- Revisione dei Piani climatici nazionali (NDC): I Paesi saranno valutati in base ai nuovi obiettivi per il 2035, con strategie di riduzione delle emissioni e transizione energetica.
- Finanziamenti per il clima: Si prevede l’operatività del nuovo obiettivo collettivo (NCQG), che mira a triplicare i fondi per i Paesi in via di sviluppo, da 100 a 300 miliardi di dollari l’anno entro il 2035.
- Adattamento e resilienza: Sarà definito un quadro per monitorare i progressi verso il Global Goal on Adaptation (GGA), con la presentazione dei Piani nazionali di adattamento.
- Stop ai combustibili fossili e alla deforestazione: Il Brasile, tramite la ministra Marina Silva, ha lanciato un appello per una roadmap globale su questi temi.
Previsioni e sfide
- Alta partecipazione: Circa 100 Paesi hanno già rafforzato i propri obiettivi climatici, rappresentando due terzi delle emissioni globali.
- Tensioni geopolitiche: Le transizioni di leadership, i conflitti e l’aumento delle spese militari potrebbero ostacolare il consenso internazionale.
- Difficoltà finanziarie: I Paesi in via di sviluppo chiedono meccanismi concreti per sbloccare i flussi di capitale, affrontando costi elevati e debiti crescenti.
Il ruolo del Brasile
- Ospitare la COP30 in Amazzonia ha un forte valore simbolico e politico.
- Il governo brasiliano vuole posizionarsi come leader nella protezione delle foreste e nella transizione energetica.
In sintesi, la COP30 potrebbe segnare un punto di svolta, ma tutto dipenderà dalla volontà politica di trasformare le promesse in risultati tangibili.
